La tempesta

di W. Shakespeare
regia: Davide Ferrari / Riccardo Rigamonti
con: Maliminori   
locandina: Davide Ferrari  

Anche se m’hanno ferito nel profondo
coi gravissimi torti che mi hanno fatto,
voglio che la ragione in me prevalga
a contrastare nobilmente la collera;
perché perdonare è un agire più nobile
che vendicarsi. Essi sono pentiti,
ed io non spingerò il mio castigo
più in là d’un semplice aggrottar di ciglia.

William Shakespeare
[La tempesta]


“Questi sono i compagni della Tempesta. Cioè la sventura che viviamo noi in carcere”

Sono le parole di uno dei partecipanti al corso di teatro riferendosi ai suoi compagni. Parole significative nella loro lapidarietà. La tempesta è un testo di William Shakespeare ed è l’opera che segnò l'addio alle scene del celebre drammaturgo, almeno come attore. Fu rappresentata per la prima volta il 1º novembre 1611 al Whitehall Palace di Londra. Il 3 dicembre 2010, quasi quattrocento anni dopo, viene rappresentata nel teatro della Casa circondariale di Voghera e, in quanto testo poetico di assoluta autenticità, ci parla ancora come se fosse stato scritto per l’occasione. Infatti sembra che i personaggi del testo abbiano preso vita modellati proprio sui corpi dei dieci partecipanti al corso di teatro che con grande impegno, fiducia e talento si sono messi totalmente in discussione e hanno accettato di lasciarsi guidare in questo “naufragio” carico di domande, difficoltà ma anche di emozioni vere e profonde che speriamo possano essere un bagaglio positivo anche in futuro, una volta che i riflettori saranno spenti e i personaggi torneranno ad essere degli spiriti in attesa di altri attori, speciali come quelli che abbiamo avuto la fortuna di incontrare e imparare a conoscere in questi mesi di lavoro.

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