Dicono di «Coppi e il Diavolo»
"Una voce e una presenza. Come quella di Davide Ferrari. Una voce forte che sono mille voci, che scoppiano e si inabissano, che fuggono e poi tornano per avvolgerti. Mille voci che sono una sola, quella del Giuanbrerafucarlo, e al tempo stesso quella di Fausto Coppi. Una presenza discreta eppure forte, che riempie il palcoscenico, che riesce a essere Gianni Brera, il Campionissimo, Biagio Cavanna e tutta un’Italia che su di una bicicletta, quella dell’Airone, si esaltava e trovava una dimensione di sogno, un motivo per credere e andare avanti, nonostante tutto".
— Giovanni Battistuzzi / Il Foglio
“Negli sguardi di tutti l'amore per un campione senza tempo. Cantato da Davide Ferrari, nel suo 'Coppi e il diavolo' al Museo dei Campionissimi a Novi, la narrazione di Gianni Brera: in scena il giornalista, il Campionissimo e Biagio Cavanna. Gli spettatori in piedi ad applaudire una interpretazione straordinaria, che ha commosso, alle lacrime il pubblico presente”.
— Mimma Caligaris / Il piccolo
"Le celebrazioni coppiane hanno avuto una coda al Ciclomuseo di Novi, dove l’attore pavese Davide Ferrari ha portato in scena «Coppi e il diavolo»: una piacevolissima pièce teatrale tratta dal celebre libro di Gianni Brera, nella quale sono state ripercorse le tappe più significative della vita di Fausto, con i suoi trionfi sportivi che l’hanno reso immortale ma anche con le debolezze e gli errori che lo hanno reso più umano e per questo ancora più amato dalle legioni dei suoi sostenitori”.