Franco Loi. Maestri
di e con Davide Ferrari
con le canzoni dal vivo di: Claudio Sanfilippo
progetto grafico locandina: Alice Astore
foto di scena: Lorenzo De Simone
Nel novembre 2020 il poeta milanese chiese all’amico e allievo Davide Ferrari di scrivere un libro a quattro mani che parlasse dei suoi maestri: inizia il lavoro di registrazione dei dialoghi, di scelta e studio dei materiali. Il libro resterà un sogno a causa della morte di Loi a gennaio 2023. Davide Ferrari vuole mantenere la promessa fatta al suo maestro e provare a esaudirne l’ultimo desiderio: parlare di artisti straordinari perché non siano dimenticati e per dimostrare la gratitudine nei loro confronti. Ferrari trasforma l’idea originaria nel monologo Franco Loi. Maestri, il racconto dei punti di riferimento reali e ideali che Franco Loi ha incontrato e studiato durante una vita intera: dal pittore Eugenio Tomiolo allo scrittore Giulio Trasanna, da Dante Alighieri a Delio Tessa. La narrazione è una cornice in cui Ferrari dà voce al suo maestro attraverso le poesie in milanese, le lettere, i ricordi domestici, i video - tra cui l’ultima intensa declamazione dei versi che costituiscono l’incipit di Stròlegh - punteggiato dalle fotografie di famiglia e di alcuni manoscritti inediti, e impreziosito dalle canzoni in italiano e in dialetto milanese dell’autore e cantante Claudio Sanfilippo, che di Loi fu amico. Maestri è anche il racconto dell’amore, durato un’intera esistenza, del poeta per l’adorata moglie Silvana, per i figli. È la fotografia di un’epoca che non c’è più, di una Milano che attraversa il ’900, ricca di arte, cultura e creatività, di relazioni tra grandi artisti. È la storia individuale intrecciata a quella collettiva che trova la sua più alta espressione nei versi dedicati all’esecuzione dei partigiani in Piazzale Loreto. Maestri è un atto d’amore e di gratitudine da parte di due amici nei confronti di Franco Loi e della sua arte.
